I Pitagorici dopo la scuola di Mileto

Il potere di Mileto non durò molto. Nel 546 a.Chr. i Persiani si insediarono nel territorio per poi distruggere la città, sottomettendo i suoi abitanti alla schiavitù.

Poco tempo dopo Pitagora, ovvero un emigrato da Samo fuggito da un governo tirannico ostile, andò a vivere a Crotone, una delle città splendide e potenti, che oltre ad aver acquisito un forte flusso culturale, era indipendente dalla madrepatria. Qui Pitagora formò una nuova scuola filosofica: la Fratellanza Pitagorica, ovvero un’associazione politica-religiosa aristocratica, molto diversa dalla scuola di Mileto. Una delle caratteristiche principali era l’atmosfera sacrale, spesso associata ad una setta religiosa, perché Pitagora veniva visto come una divinità. I così detti seguaci di Pitagora venivano suddivisi in acusmatici, ovvero coloro che ascoltavano ma ai quali era imposto il silenzio, e i matematici, ovvero coloro che potevano fare domande e esprimere le loro idee e opinioni.

A differenza dei milesi, Pitagora non si interessò molto ai fenomeni naturali ma al desiderio di trovare un modo per purificare l’anima, che viene vista come come un principio immortale e divino imprigionato all’interno del corpo. Presero questa tematica da un movimento religioso del 6 secolo a.Chr. che sosteneva oltretutto che l’anima fosse destinata a reincarnarsi fino a risolvere le proprie colpe. Per questo venivano praticati riti di purificazione per permettere all’anima di tornare tra gli dei e per evitare un’altra reincarnazione.

Il secondo argomento che interessò molto Pitagora e i pitagorici fu la dottrina del numero. Per loro l'archè era il numero, ovvero il vero e proprio principio generatore da cui derivava tutto. Pensare che il numero, che per noi è qualcosa di astratto, possa essere alla base di tutto, sorprende, ma per i greci il numero non era qualcosa di astratto, ma aveva caratteristiche fisiche e geometriche. Venne poi anche inventata la geometria e l'aritmetica. 

I pitagorici separarono i numeri in pari e dispari, ovvero numeri opposti, facendo riferimenti anche ad altri casi simili della natura, come per esempio la destra e la sinistra. Il numero dispari è un'entità limitata che viene associata alla perfezione. Mentre il numero pari è un'entità illimitata che viene associata all'imperfezione. Ma soprattutto il numero 10 era il numero perfetto, rappresentato in una piramide di punti con ogni lato composto da 4 punti. Si sosteneva che contenesse sia il pari che il dispari.

 


  

 

 

Chi era Pitagora?

Pitagora oltre ad essere un filosofo greco, fu anche un matematico, astronomo, scienziato, politico e taumaturgo, nonché fondatore di una delle più importanti scuole di pensiero dell’umanità (scuola pitagorica). Ebbe un grande influsso sullo sviluppo della scienza occidentale grazie alla sua determinazione verso la matematica, che usava per descrivere il mondo (teorema di Pitagora).


 


Video:
https://youtu.be/-A6QVBvtAnw

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