La scuola di Mileto

Quando si parla di scuola di Mileto si parla nello specifico di un gruppo di filosofi presocratici situati in una colonia greca nel territorio della Ionia, detta anche Mileto. Alla scuola appartenevano i tre filosofi Talete, Anassimene e Anassimandro. Quest’ultimi si sono interrogati sulle origini e fondamenta del cosmo e dell'universo, cercando di trovare una risposta razionale a ciò che studiavano. Per tali ricerche possedevano fondamentali conoscenze di carattere tecnico-scientifiche. 

Cercarono di dare un loro significato dell'arché, ovvero un principio originario da cui si sostiene derivi tutto.


Talete


Talete viene visto come padre della filosofia. Non ha lasciato testi scritti, ma furono diversi filosofi, come per esempio Platone o Aristotele, a riportare le sue idee su carta. Per esempio Platone raccontò che Talete, intento a studiare il cielo, senza guardare dove stesse camminando, cadde in un pozzo con il fondo pieno d'acqua. Quindi iniziò a sostenere che il principio del mondo fosse l’acqua e che tutto derivasse da essa, inoltre sosteneva che la terra ne galleggiasse sopra.  


Anassimene

A differenza da Talete, Anassimene riportava l'archè nell'aria. Sosteneva che tutte le cose che nascono dall’aria, erano, sono e saranno. Paragonava "la vita dell'universo alla vita dell'uomo: come l'anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio, e l'aria, circondano il modo intero". 


Anassimandro

Invece Anassimandro fu il primo autore di testi filosofici in Grecia, tra cui anche colui che introdusse il concetto di archè. La sua teoria si basa sull'apeiron, ovvero ciò che non ha limite, qualcosa di infinito e sconfinato. Sosteneva che la sostanza infinta fosse animata da un movimento eterno dal quale si separano i contrari. Diversamente da Talete e Anassimene, Anassimandro sosteneva che l'archè non potesse identificarsi come cosa stessa, ma come sostanza indistinta.




Video:
https://youtu.be/DJAar6AeTbc

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