La natura e il cosmo (riassunto)

 Natura e Cosmo

Il termine natura deriva dal latino, dalla parola physis da phyo, ovvero "io nasco". La natura rappresenta gli esseri animati e inanimati soggetti al divenire, ovvero mutevoli. Vengono considerati nel loro complesso, cioè nella globalità delle leggi e dei fenomeni che li caratterizzano. 

Nella physis la filosofia riesce a riconoscere e interpretare il velo del mito, detto cosmo (che tradotto significa "ordine"). L'uomo ne fa parte ed è qualcosa di regolare e armonioso. 


L'esercizio del pensiero razionale sul problema dell'origine del cosmo

- riflessione presocratica →elemento di discontinuità

- nascita domanda filosofica (rappresenta un passo in direzione del pensiero scientifico)

- indagine basata su → “Come ha avuto origine il cosmo da una situazione originaria di caos?”

- presentata come formulazione del problema (origine cosmo) → pensiero astratto e razionale


L’impostazione razionalistica alla base della scienza

- concezione scientifica della realtà → possibilità di elaborare ipotesi complesse (esp. Big Bang)

- cosmologia modifica proprio linguaggio → logos non più solo “parola”, ma anche “causa” che spiega quale sia la struttura profonda della natura → sistema


Un principio originario sotteso alla trasformazione del mondo

- “che cosa permane identico in ognuna delle cose differenti esistenti nel mondo?”

- unità-molteplicità / identità-differenza

- processo di generazione (o trasformazione) → spiegato come differenziazione delle cose naturali da un unico principio originario (arche)


La rappresentazione coerente della natura propria dei pensatori di Mileto

- pensatori della scuola di Mileto → primi a suggerire una risposta al problema cosmologico

- utilizzo di esperienza e ragione

- confronto tra “microcosmo” e “macrocosmo”

- Talete → acqua / Anassimene → aria

- Anassimandro → principio deve essere differente per natura dalle cose generate → deriva da riflessione razionale (non mitica)

- identifica l’arche nell’apeiron → principio indeterminato, infinito e indefinito, …

- monisti → filosofi che riconducono la pluralità degli esseri a un’unica sostanza (realtà spirituale o materiale)


Il rapporto tra unità e molteplicità in Parmenide ed Eraclito...

- rapporto unità-molteplicità → problema centrale nella riflessione naturalistica

- Parmenide → in natura tutto è molteplice e si trasforma in continuazione

- Eraclito → l’essere è uno, immobile e immutabile


...e la soluzione dei pluralisti

- filosofi pluralisti → sostenevano che la realtà fosse costituita da una pluralità di sostanze o elementi

- Empedocle → realtà costituita da quattro radici (elementi naturali)

- Anassagora → composizione della materia affermando esistenza di particelle minime (semi)

- Democrito → formula concezione del mondo che esclude l’intervento di un agente esterno alla natura stessa (atomi, relazione causa-effetto)


Determinismo e causalità naturale nelle intuizioni di Democrito

- intuizioni di Democrito → rilevanti nella storia del pensiero cosmologico → individuano principi immutabili e originari (leggi regolari e costanti)

- teoria Big Bang → evento chiave supposto per spiegare la formazione della materia

 Necessità del finito e possibilità dell’infinito

- contrapposizione finito/infinito e stabilità/mutamento

- cultura greca → perfezione = finito → Parmenide (descrive l’essere come una sfera) e pitagorici (solo ciò che è finito è misurabile)

- infinito → Anassimandro (apeiron) + Anassagora (particelle infinite divisibili) + Democrito (gli atomi sono infiniti)

- finito/infinito non si presenta come una vera e propria opposizione → mostra due punti diversi


La razionalità interna della naturale

- concetti di stabilità e mutamento

- verità (aletheia) parmenidea → realtà immutabile e ordinata (solo pensiero in grado di comprendere)

- dinamismo della natura → possibile individuare principio regolatore

- mutamento per Eraclito → condizione necessaria della natura


La domanda sull’origine e sui principi costitutivi dell’universo

- relazione necessaria di indipendenza → rappresenta forse l’eredità più significativa che la riflessione filosofica antica ha lasciato alla cosmologia contemporanea

- ancora oggi si interroga sull’origine e sui principi costitutivi dell’universo

- numero esiguo e finito di leggi → consentono di ricondurre tutta la realtà a un ordine semplificato e razionale


Gli orizzonti della ricerca scientifica sull’universo

- ancora oggi uomo cerca di ridurre il caos al cosmo → elabora immagine il più possibile verosimile e completa

- strumenti sempre più sofisticati → permettono di conoscere aspetti inimmaginabili e insospettabili


I nuovi interrogativi etici sulla natura

- interesse principalmente contemplativo e teorico

- punto di vista pragmatico

- l’uomo come elemento di tutto coerente e ordinato

- potere della tecnologia rischia di compromettere i delicati equilibri dell’universo naturale






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