La visione politica e il problema educativo

 La Repubblica:

- no divisione tra vita privata e vita sociale, tra etica e politica 
- non è possibile immaginare l'uomo come individuo slegato dalla comunità di appartenenza
- ruolo importante = la giustizia (tema centrale di uno dei dialoghi di Platone, la Repubblica)
- la Repubblica - dialogo di 10 libri (380-370 a.C.) 
- "uomo si realizza pienamente soltanto come cittadino, cioè come membro della propria città"
- politéia = l'insieme dei cittadini

Il modello dello Stato ideale:

- ogni componente in armonia con le altre
- Stato utopico, ovvero mai esistito - usato come punto di riferimento per i cittadini e politici
- Stato ben organizzato = riesce a provvedere ai vari bisogni dei suoi membri (attraverso differenziazione di funzioni sociali)

- 3 classi: 
    a. la classe dei governanti - affidato il comando della città
    b. la classe dei guerrieri - difesa militare
    c. la classe dei lavoratori - compito di provvedere ai bisogni materiali
- ogni classe deve uniformare il suo comportamento a una specifica virtù 
    a. governanti: devono essere dotati della virtù della saggezza
    b. guerrieri: virtù del coraggio (audaci)
    c. lavoratori: virtù della temperanza (sottomettono e armonizzano)
- lavoratori = virtù civica per eccellenza e fondamentale per tutte e tre le virtù

- la giustizia = la virtù (capacità) di adempiere bene il proprio compito di cittadino
- svolgere proprio ruolo con scrupolo e onestà, senza superare limiti della funzione cui si è preposti
- quindi classi sociale svolgono il loro dovere (funzione assegnata loro dalla natura)


L'aristocrazia della ragione:

- Stato di Platone = regime "aristocratico" - governo della città deve essere affidato ai "migliori" 
- filosofia politica di Platone accusata di conservatorismo antidemocratico (Karl Popper)
- in effetti - Platone no sentimenti democratici (più volte criticò democrazia come una delle forme di degenerazione dello Stato)
- modello aristocratico - non si fonda sulla difesa del privilegio economico o sociale 
- fonda sul valore assoluto, ovvero conoscenza e dedizione al bene comune
- quindi immagina aristocrazia dello spirito e della ragione
- per questo ritiene che governo in mani di migliori si cosa giusta - migliori erano i filosofi
- essi conoscono il bene e distinguono il vero e falso

Il ruolo e il percorso educativo dei filosofi:

- progetto educativo che Platone elabora per il filosofo mira alla ricerca della Verità e del Bene
- l'uomo di Stato deve possedere la scienza vera (ricerca razionale)
- criterio fondante no successo e guadagno, ma aspirazione al Bene

- tutti i bambini devono essere allevati e educati in comune dallo Stato (fino 18 anni)
- educazione elementare 
        - ginnastica, musica (cantare + suonare lira), matematica 
- matematica deve essere studiata da tutti - all'inizio esercizi simili al gioco, poi man mano aumentare lo stimolo per stimolare capacità di astrazione, di memoria e di penetrazione logica
- grande importanza alla matematica - sostiene che sia lo strumento principale della "conversione dell'anima" (scienza propedeutica alla filosofia)
- 18 anni - giovane avviato al servizio militare - dopo 2 anni (nei quali interrompe lo studio per via del grande sforzo fisico) - studio delle scienze
- a 30 anni - dopo selezione, giovani migliori possono studiare la filosofia (metodo dialettico, ovvero cogliere con l'intelletto la verità dell'essere)
- dai 35 anni ai 50 anni - filosofi partecipano attivamente all'attività politica 
50 anni si conclude la fase di preparazione - chi superato tutte le prove potrà accedere al governo della città
- per impedire tentazione all'egoismo - Platone impedisce di avere famiglia o proprietà privata
- ritiene che l'interesse privato sia il peggior male dello Stato
- ideale estremamente impegnativo, che si fonda sull'aristocrazia del sapere e della conoscenza

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