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Aristotele

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Aristotele viene definito come uno dei massimi pensatori di tutti i tempi. Ha ridefinito il ruolo della conoscenza filosofica, allontanandosi dalle idee più politiche di Platone. La identifica con la conoscenza disinteressata della realtà in tutti i suoi aspetti. Fu anche il prima a stabilire delle leggi che riguardavo ricerche in campo biologico. Aristotele riorganizza il sistema del sapere organico arrivando ad elaborare gran parte del lessico e del pensiero occidentale.  Studiò alla scuola di Platone e fu il più importante degli studenti dell'Accademia. Il padre era stato medico alla corte del re Aminta III di Macedonia, e si presumo sia partito da questo fatto il suo interesse per le scienze naturali e la biologia (eredità culturale).  Dopo la morte del suo maestro Platone (nel 347 a.C.) abbandona l'Accademia per poi andare ad Asso, in Asia Minore, dove incontrò il suo primo vero discepolo, ovvero Teofrasto. Da questo momento i due iniziano ad approfondire le loro conoscenz

Verifica delle conoscenze (Visione Politica e Problema educativo)

 Pagina 178: 1) Quale legame sussiste tra la visione etica di Platone e la sua concezione politica? (?) 2) In che senso il modello di Stato descritto da Platone è "utopico"? Lo Stato utopico è uno Stato mai realmente esistito, ma che viene usato come punto di riferimento per cittadini e politici. La validità di questo Stato infatti non dipende dalla sua effettiva realizzabilità, ma dal fatto che è un esempio come adeguare le istituzioni politiche al Bene supremo.  3) Quali sono le tre classi sociali e le corrispondenti virtù? 1. Governanti - affidato il comando della città - virtù della saggezza 2. Guerrieri - difesa militare - virtù del coraggio 3. Lavoratori - compito di provvedere ai bisogni materiali - virtù della temperanza 4) Quale tipo di "aristocrazia" è auspicato dal filosofo? Un'aristocrazia dello spirito e della ragione, che non si fonda sulla difesa del privilegio economico e sociale, ma sul valore assoluto che nel sistema platonica riveste la conosc

Il mito della caverna

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Descrizione: - rappresentazione dell'intera filosofia platonica  - comprende: a. metafisica (dottrina dell'essere) b. gnoseologia (teoria della conoscenza) c. etica-politica (virtù come conoscenza e il ruolo del filosofo nella società) - secondo il mito gli essere umani sono come prigionieri incatenati fin dalla nascita in una caverna e costretti a guardare verso la parete di fondo, volgendo le spalle all'entrata - dietro prigionieri - muro sottile e basso con dietro un fuoco e l'uscita della caverna  - dietro al muro delle persone portano statue, figure di animali, vasi e altri oggetti fabbricati in legno o pietra - sporgere sagome al di sopra del muretto - prigionieri vedono solo le ombre  - ipotesi: uno dei prigionieri liberato dalle catene, costretto ad alzarsi, voltarsi e camminare volgendo gli occhi verso la luce - se obbligato ad uscire dalla caverna - soffrirebbe per la luce abbagliante del sole - adatta gradualmente alla nuova visione - dopo le ombre vedrà le i

La visione politica e il problema educativo

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 La Repubblica: - no divisione tra vita privata e vita sociale, tra etica e politica  - non è possibile immaginare l'uomo come individuo slegato dalla comunità di appartenenza - ruolo importante = la giustizia (tema centrale di uno dei dialoghi di Platone, la Repubblica) - la Repubblica - dialogo di 10 libri (380-370 a.C.)  - "uomo si realizza pienamente soltanto come cittadino, cioè come membro della propria città" - politéia = l'insieme dei cittadini Il modello dello Stato ideale: - ogni componente in armonia con le altre - Stato utopico, ovvero mai esistito - usato come punto di riferimento per i cittadini e politici - Stato ben organizzato = riesce a provvedere ai vari bisogni dei suoi membri (attraverso differenziazione di funzioni sociali) - 3 classi:       a. la classe dei governanti - affidato il comando della città      b. la classe dei guerrieri - difesa militare      c. la classe dei lavoratori - compito di provvedere ai bisogni materiali - ogni classe deve

Eros, un demone dalla duplice natura - Pag. 170+171

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 Domande: 1) Qual è la natura di Eros e quale la sua funzione? Eros viene visto descritto come un demone, ovvero un punto intermedio tra uomo e dio, ma non è né un uomo né un dio. Riesce a far comunicare gli uomini con gli dei e le divinità. Data la sua natura di demone viene visto come vero e proprio filosofo, per il suo grande amore per la conoscenza, ritrovandosi tra conoscenza e ignoranza.  --- 2) Cosa ha ereditato Eros dal padre e dalla madre? Dalla madre Penìa ha preso la povertà e lo squallore, mentre dal padre ha preso il coraggio e l'audacia. Ha una natura intermedia tra ricchezza e povertà, sapienza e ignoranza. --- 3) Facendo riferimento alla sua etimologia, spiega il significato della parola "filosofia" e chiarisci in che senso, nel brano, Platone la riferisce a Eros. Nel brano la filosofia viene presentata come desiderio della sapienza e conoscenza, dando una spiegazione a ciò che viene definito come verità. Platone collega la filosofia ad Eros per il fatto c

Dualismo Gnoseologico e Ontologico

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Platone parte dall'idea che i gradi della conoscenza sono in un rapporto di corrispondenza con quelli dell'essere. Questo significa che l'essere è massimamente conoscibile mentre il non essere è inconoscibile. Distingue due concetti importanti: Dualismo Gnoseologico e Ontologico "Ciò che assolutamente è , è assolutamente conoscibile; ciò che in nessun modo è, in nessun modo è conoscibile" (Repubblica, VII, 30c)

Il mito del carro alato e il Simposio

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Il mito del carro alato Nel Fedro, nel mito del carro alato, Platone ha lasciato una particolare pagina di altissima poesia. Per capire questa poesia dobbiamo interpretarne prima i personaggi: L'auriga, che rappresenta la ragione; il cavallo buono, ovvero l'anima irascibile e il coraggio, che aiuta l'auriga contro il cavallo cattivo, ovvero l'anima concupiscibile e la furia degli istinti carnali, per poi condurre il carro, ovvero l'uomo, sulla giusta strada, ovvero compiere le scelte giuste e percorrere un percorso corretto. Platone utilizza una metafora per descrivere la condizione umana, che si presenta come lotta tra pulsioni e desideri contrapposti. Quindi le tre componenti principali della poesia sono il desiderio carnale, le emozioni nobili e la ragione, tutte e tre importanti per l'equilibrio dell'anima. Quindi Platone "non nega la forza delle passioni, ma ritiene che sia compito della ragione ricondurle nella giusta direzione". "Si pen